“La bellezza ci è data. Ci è data la vita per capire la bellezza e contemplarla. Di bellezza Si Vive e si può RIVIVERE.” Erasmo Figini

L’estetica e i valori condivisi possano essere veicoli potenti per stimolare l’apprendimento, promuovere l’inclusione sociale e sviluppare una cittadinanza attiva e consapevole; questi i principi su cui si fonda l’idea della “pedagogia del bello”.

È stato proprio questo approccio pedagogico il tema dell’evento organizzato da CIAPE il 25 e il 26 marzo a Spoleto.
Durante gli incontri il responsabile dell’Ufficio Progetti di Cometa Carlo Garbagna, la responsabile del Progetto Di Bellezza Si Vive Giorgia Turchetto e lo psicologo e saggista Ugo Morelli sono intervenuti in tre tavoli tematici sulla valorizzazione dell’unicità individuale nel settore infanzia, la tutela e promozione della cittadinanza attiva e dell’impegno civico nel lavoro con gli adulti e la promozione della sostenibilità ambientale e sociale tra i giovani. 

In questo quadro di valorizzazione del potenziale educativo della Bellezza,  il progetto Di Bellezza Si Vive è un’occasione di lavoro congiunto e innovativo per cambiare prospettiva e dimostrare da un punto di vista scientifico oltre che sociale come l’uso delle esperienze estetiche siano in grado di generare impatti straordinariamente positivi nel sostegno alla genitorialità, nel rafforzamento del ruolo della scuola, nel consolidamento delle competenze cognitive e non cognitive, nella ri-appropriazione e rigenerazione degli spazi da parte dei minori, nell’allargamento della comunità educante.

La relazione educativa e di animazione si basa, infatti, su pratiche di bellezza che mettono al centro i modi in cui i minori apprendono: movimento, giocosità, ricerca, curiosità, dialogo, cura e confronto, esperienze di gruppo e molteplicità condivisa. Il metodo Research based learning (RBL) pone al centro della didattica educative e orientativa la produzione di esperienze di bellezza, che la ricerca scientifica su cervello-mente-apprendimento riconosce come le uniche capaci di generare una risonanza particolarmente riuscita nella relazione con gli altri, con l’ambiente, con gli artefatti, il paesaggio, tale da estendere capacità e potenzialità individuali in forme e modi che senza quell’esperienze non sarebbero possibili.  

Come sottolineato da Giorgia Turchetto, anche la scuola può trarre grandi benefici da questo nuovo approccio prospettico: “La bellezza è un orientamento educativo capace di rafforzare il passaggio da una scuola obsoleta e trasmissiva ad una laboratoriale ed esperienziale capace di indagare i modi e le forme dell’educare, ponendo al centro, la relazione tra chi educa e chi è educato.” 

Il ruolo fondamentale della Bellezza nel contesto scolastico e educativo è stato approfondito anche durante l’evento “Nuove forme di partecipazione: scuola, musei, terzo settore per un’alleanza educativa sotto il segno della bellezza”, tenutosi a febbraio presso il Castello di Rivoli.  

L’evento è stato occasione insieme al maestro Michelangelo Pistoletto, al professore Ugo Morelli, a Paola Saluzzi, a tanti partner e giornalisti, per confrontarsi sul tema della bellezza e raccontare come essa sia profondamente generativa e trasformativa.  La Bellezza può infatti diventare il canale attraverso cui gli individui, per natura intersoggettivi, possono accedere a un potenziale altrimenti inaccessibile e come i diversi linguaggi dalla bellezza possano educare all’uguaglianza e all’accoglienza dell’unicità di ciascuno, guidandolo e accompagnandolo alla scoperta del proprio talento. 

Per riascoltare quanto condiviso all’evento è possibile guardare la diretta streaming a questo link: https://lnkd.in/dj8kNkEh

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Il progetto “DI BELLEZZA SI VIVE. Contrasto alla povertà educativa mediante l’attivazione di reti di relazioni in comunità educanti: famiglia, scuola, spazi pubblici di prossimità, musei e arte pubblica, mondo digitale.”, guidato da Il Manto SCS, mira a sviluppare un metodo educativo basato sulla ricerca che utilizzi l’esperienza della bellezza per contrastare la povertà educativa. Nonostante le sfide della pandemia, la formazione dei formatori è stata completata con successo, avviando la sperimentazione del metodo. Il progetto – rivolto a minori, famiglie e scuole e attivo nelle province di Como e Messina – è innovativo nell’accento posto sulla relazione tra chi educa e chi è educato, combinando scienza, discipline umanistiche, arte e tecnologia, con la bellezza come elemento fondante del processo educativo. 

Il progetto è finanziato da Impresa Sociale Con I Bambini e ACRI (Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio Spa). 

I partner di progetto sono: La Cometa SCS, Assifero – Ass. Italiana Fondazioni Ed Enti Della Filantropia Istitiuzionale, FONDAZIONE HORCYNUS ORCA, Liceo Statale “Emilio Ainis”, Istituto Comprensivo Como Centro Città, IC Giovanni XXIII-Villaggio Aldisio, Associazione Lavoroperazione, Istituto Comprensivo Como Rebbio, Fondazione Mario Moderni, On Srl Impresa Sociale, MCG Studio Associato, Istituto Nazionale Di Fisica Nucleare, Castello Di Rivoli Museo D’arte Contemporanea, Aragorn Iniziative Srl, Associazione Lirica E Concertistica Italiana – AsLicO.