Cinque giorni a Matera, tra nuovi legami e conoscenze. È stata un’esperienza immersiva e suggestiva quella vissuta da un gruppo di 27 studenti del Liceo Imprenditoriale Artigianale del Design di Cometa nel capoluogo della Basilicata. Un viaggio istruttivo, nato con l’intento di approfondire il tema dell’anno: Abitare.
Matera si sposa perfettamente con questo tema, grazie alla sua storia, alla sua trasformazione e all’esperienza di comunità che rappresenta. Una città in cui gli abitanti hanno saputo trasformare ciò che avevano in unità abitative, diventando simbolo di un riscatto culturale legato ai “Sassi”, che l’hanno portata da “vergogna nazionale” a “Capitale europea della cultura”.
Nel corso di questi cinque giorni, gli studenti hanno avuto l’opportunità di incontrare le persone del luogo, scoprire le realtà artigianali del territorio e alloggiare nei Sassi, riscoprendo il valore di una vita più lenta, propria di altri tempi. È bastato cambiare contesto per suscitare in loro molte domande e un cambiamento nelle abitudini quotidiane, tanto da spingerli ad alzarsi presto per ammirare l’alba e andare a correre.
Ma le attività svolte sono state ancora più preziose. Un momento fondamentale è stato l’incontro con Luigi Martulli, presidente di Materahub, un consorzio che per oltre 10 anni, lavora in sostegno del settore creativo e culturale.
Un incontro utile non solo per approfondire il tema dello sviluppo del business, ma anche per esplorare l’utilizzo di mezzi tecnologici innovativi. Successivamente, gli studenti hanno partecipato a un laboratorio di artigianato solidale guidato da Uccio Santochirico con la cooperativa sociale Oltre l’Arte, esplorando la tecnica della cartapesta e realizzato con la metodologia dell’Hackathon, in una struttura che accoglie e offre opportunità di lavoro per ragazzi con Sindrome di Down. In aggiunta, un laboratorio di valorizzazione degli scarti industriali dei divani con Veronica Scardillo. In collaborazione con gli studenti del liceo artistico Duni C.Levi di Matera, hanno creato una piccola commessa, dando vita a un prodotto che raccontasse l’incontro tra Como e Matera. Un incontro che si è concretizzato anche nella sinergia tra i ragazzi: quelli di Cometa, forti nell’ideazione, e quelli locali, esperti nella lavorazione della cartapesta.
Un altro laboratorio che ha appassionato tutti è stato quello sul tessile lucano, guidato da due artigiane locali, la stilista Damiana Spoto con la sua attività LeQuadre e Angela Ramundo. L’arte dell’uncinetto ha catturato l’interesse degli studenti, che si sono concentrati per ore, imparando una tradizione antica e ricca di fascino.
Non è mancata la visita ai Sassi e al territorio circostante, che hanno inevitabilmente suscitato numerose domande, a cui hanno cercato di rispondere sia gli abitanti locali sia l’architetto che ha contribuito alla progettazione dei nuovi quartieri della città.
Per tutta la durata dei cinque giorni, anche a Matera è stato applicato il metodo didattico di Cometa. Una piazza della città si è trasformata in un’aula a cielo aperto, in cui gli studenti hanno avuto l’opportunità di porsi domande generative prima di iniziare ogni giornata (il “do now”) e di riflettere su quanto vissuto, restituendo le proprie impressioni (exit ticket). A guidare gli studenti, è stata anche una lezione preliminare con il filosofo Silvano Pietrosino, che insieme agli studenti della Scuola Oliver Twist ha trattato il senso dell’abitare e ciò che trasforma uno spazio in un luogo, concetti poi ripresi al ritorno a scuola per riflettere insieme su quanto appreso e visto in Basilicata.
Un’esperienza a 360 gradi che ha toccato temi legati all’abitare, all’imprenditorialità, all’artigianato e al design, offrendo ai ragazzi e agli insegnanti un ricco materiale su cui riflettere e lavorare.
“L’impatto umano è stato innegabile – conclude Isacchi – Tutti sono cambiati, maturati. Anche il preside Giovanni Figini lo ha notato dal loro sguardo al ritorno a scuola. Ora la sfida è trasferire ciò che abbiamo vissuto nella didattica. Ma è certo che questa sia stata una delle esperienze più significative degli ultimi anni, poiché ha condensato, in un unico viaggio, tutto ciò che immaginiamo debba essere il liceo.”
“È stata un’esperienza costruttiva – commentano gli studenti – non solo per i laboratori svolti, ma anche per il modo di stare insieme. Si è creato un bel clima tra le due classi, cosa che non ci saremmo mai aspettati. Per quanto riguarda il tema dell’abitare, durante i giorni a Matera lo abbiamo approfondito e, soprattutto, lo abbiamo potuto vivere concretamente. Tutti insieme, abbiamo cercato la modalità migliore per abitare la città nel modo più adatto a noi. Speriamo ora di riuscire ad abitare nel miglior modo possibile anche la nostra scuola, cominciando dalla nostra classe, creando un ambiente in cui stare bene insieme ai nostri compagni.”
Il viaggio si è svolto nell’ambito del progetto “Tessere Legami”, sostenuto dal Fondo di Beneficenza ed opere di carattere sociale e culturale di @Intesa Sanpaolo
Comments
Che bello che sia stata data a questi ragazzi l’opportunità di una “esperienza maturativa” per le condizioni con cui ha fatto i conti !… In questi ragazzi c’è tanta potenzialità che viene fuori a certe condizioni.. Quali sono le condizioni buone di questa esperienza?.. Non è solo il misurarsi con una condizione esterna diversa dalla loro abituale (avrebbero potuto anche difendersene, intimoriti, anzichè incoraggiati..).
Grazie della condivisione Guido, è stata un’esperienza davvero arricchente.