Il 25 novembre si terrà a Roma Crescere in Bellezza, l’evento conclusivo del progetto Di Bellezza Si Vive che – ponendo al centro l’intersoggettività e la relazione – ha voluto scientificamente dimostrare come la bellezza (nel campo dell’arte visiva, della musica, del teatro, della danza, del paesaggio, della cura dei luoghi) rappresenti un’esperienza capace di estendere il potenziale delle persone da un punto di vista emozionale, cognitivo e comportamentale, contrastando la povertà educativa, migliorando le condizioni di vita e riducendo i costi sociali.
In quattro anni di sperimentazione sono stati coinvolti quasi 5.000 minori e le loro famiglie, più di 160 insegnanti e educatori, più di 20 scuole, 9 territori (Milano e Como, Messina e Catania, Torino e Rivoli, Poli, Frascati e Roma) e oltre 40 stakeholder territoriali pubblici e privati, avvalendosi della collaborazione di moltissimi artisti locali e nazionali, scienziati, artigiani, oratori e parrocchie, imprese, enti non profit e imprese culturali e creative, generando una comunità educante molto estesa e trans-disciplinare.
Le 60 sperimentazioni realizzate sono state progettate con la metodologia Research Based Learning e hanno connesso molteplici esperienze di bellezza con 5 ambiti: famiglia, scuola, spazi di vita, luoghi culturali, mondi digitali, quali “arene emozionali-cognitive e educative” in cui si generano tutte quelle criticità rilevanti che possono causare povertà educativa e allo stesso tempo attivare potenzialità che – se sostenute e combinate attraverso l’esperienza estetica e la bellezza – favoriscono processi di creatività ed emancipazione individuale e sociale.
Durante l’evento verranno presentati il Manifesto del progetto e l’E-book contenente i principi, il metodo i risultati, le storie del progetto.
Il Manifesto è un documento che pone al centro dell’apprendimento l’importanza della relazione affettiva tra chi educa e chi è educato e l’urgenza di creare una nuova alleanza tra scienza, discipline umanistiche, artigianato, arte, transizione ecologica e tecnologica, ponendo enfasi sulla necessità di ri-orientare la formazione degli adulti ancor prima di quella dei minori.
L’E-book traduce le indicazioni del Manifesto e ne diventa strumento operativo che permette un approccio relazionale, affettivo e cognitivo a diversi livelli di profondità, attraverso modalità di interazione che si avvalgono di contenuti video, audio e testuali. Consultando l’E-book è possibile approfondire le premesse scientifiche da cui si sono originate le diverse sperimentazioni sui territori, conoscere i metodi di ricerca-azione e co-design, leggere alcune delle storie più significative e rappresentative del progetto nei diversi ambiti di sperimentazione, leggere i risultati e gli impatti generati.
Durante l’evento si terrà inoltre un Talk di approfondimento che porta al tavolo i partner protagonisti del progetto ed esperti del mondo dell’educazione, della scienza, dell’economia, della psicologia, della filantropia e del giornalismo per attivare un dialogo e un confronto sull’importanza della dimensione estetica, economica e politica dell’educare.
Il futuro dell’economia, del lavoro e dell’umanità dipendono anche dall’educazione alla bellezza, che è capace di estendere e rendere accessibili in modo universale i beni materiali e culturali. Educazione e politica sono poi due tasselli dello stesso puzzle.
Per cambiare è necessario ri-fondare il senso dell’educare anche sul valore politico della bellezza, favorendo nuove forme di apprendimento esperienziale, interdisciplinare e di inclusione. L’educazione, il lavoro, la casa sono liberalità fondamentali di ogni essere umano e investire in un’educazione di qualità basata sulla bellezza generatrice è fondamentale soprattutto per assicurare l’emancipazione di tutti.
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RASSEGNA STAMPA
19/11/2024
VITA
Perché l’educazione ha bisogno di mettere al centro la bellezza (e come fare)
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