Dalla cucina di Una Casa per Crescere sentiamo provenire una vocina: “Fa 200. No, no! 300! È 300.”
Quella voce appartiene a Sophia, una bambina di 10 anni che partecipa alle attività pomeridiane del centro diurno di Cometa.
Sophia ha bisogno di essere accompagnata quotidianamente nello studio dagli educatori e di essere sostenuta emotivamente; le attività pensate per lei sono spesso pratiche e dinamiche, per aiutarla nell’apprendimento in modo stimolante.

“Faccio fatica in matematica, ma così va meglio! Stiamo facendo tante ricette, le mie preferite sono quelle dolci.” racconta, mentre aggiunge gli ultimi ingredienti all’impasto di una torta al cioccolato.
Sophia, infatti, per approfondire la comprensione della matematica, sta partecipando a un laboratorio di cucina che, grazie a ricette date in formule e operazioni, le permette di allenare le sue capacità di calcolo e di ragionamento.

“Sophia ha bisogno di attività pratiche” – spiega Sara, la sua educatrice – “riesce ad apprendere meglio se può sperimentare in modo concreto ciò che sta imparando. Quella della cucina è stata un’idea nata per cercare di venire incontro a questo bisogno e siamo soddisfatti sia sul piano didattico che personale, dato che è sempre felicissima di partecipare.”

La conferma che questa sia la strada giusta viene proprio da Sophia che interviene prontamente: “Non mi era mai capitato di fare matematica così! Mi sembra di giocare ma intanto sto anche facendo i compiti.”
È incredibile osservare come l’impegno in attività quotidiane si sia rivelato per Sophia la chiave giusta per raggiungere obiettivi che sui banchi di scuola sembravano così lontani.
Vederla tutta impegnata, tra moltiplicazioni e gocce di cioccolato, fa sorridere. Eppure, straordinariamente, è tutto vero. “L’intero percorso educativo di Sophia, compreso questo laboratorio,” – aggiunge Sara – “è personalizzato e pensato appositamente per lei per stimolarla e portarla a vivere esperienze nuove ed arricchenti per il suo sviluppo.”

Come c’è Sophia, ci sono anche Andrea, Alice, Joseph. E poi ancora Amira, Isabella, Oliver.
Ognuno di loro ha le sue esigenze e le sue caratteristiche e ognuno è accompagnato nella quotidianità, con un percorso educativo pensato su misura e capace di far fiorire il potenziale di ciascuno.

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