Il progetto
Un’alleanza educativa per contrastare il disagio giovanile. Si può riassumere così il progetto “In-Sinergia”, promosso da Il Manto SCS in collaborazione con IC Como Lago, che mira, attraverso un percorso replicabile, a proporre e promuovere un modello educativo a favore di 238 minori di età compresa tra i 6 e i 13 anni. La particolarità è proprio la collaborazione, la sinergia, tra un attore come la scuola e un ente del terzo settore come Il Manto, capace di dare vita a percorsi educativi. Grazie all’unione e alla condivisione delle competenze, il progetto agisce nei contesti di apprendimento quotidiani per contrastare la povertà educativa di minori che vivono una condizione di disagio. Lo fa attraverso metodologie educative innovative, curricolari ed extracurricolari, co-progettate e co-realizzate dal sociale, dalle scuole pubbliche e dalle famiglie, al fine di rafforzare l’intera comunità educante e permettere ai minori di acquisire competenze e autonomia per uscire dalla propria condizione di svantaggio.
L’approccio e gli obiettivi
Tramite un approccio laboratoriale, che rende i minori protagonisti e li spinge a imparare attraverso l’esperienza in prima persona e il ragionamento, il progetto lavora sulle competenze emotivo-cognitivo-sociali di ogni minore, affinché possa crescere consapevolmente ed esprimersi sentendosi valorizzato per ciò che è, all’interno e all’esterno del contesto scolastico. Diversi i modi in cui agisce: dai laboratori extracurricolari a beneficio di 110 ragazzi con problematiche socio-culturali, per osservare direttamente le abilità pregresse del giovane sviluppandone piani educativi personalizzati , all’integrazione scolastica, cioè vere e proprie ore di lezione che i ragazzi di IC Como Lago hanno trascorso presso Una Casa per Crescere de Il Manto di Cometa facendo attività laboratoriali, per concludere con laboratori paralleli al percorso scolastico per 12 bambini con difficoltà emotivo-relazionali. Quest’ultima è estremamente pratica e insegna loro, attraverso attività quotidiane come la preparazione del pranzo, il riordino, essere autonomi, responsabilizzandoli e migliorandone l’apprendimento ricorrendo, al contempo, alle discipline scolastiche, nel fare i calcoli, misurare, progettare. Particolare attenzione viene dedicata anche alla formazione di educatori e docenti sulla gestione di minori con fragilità.
Per approfondire l’approccio laboratoriale, leggi di più su Cometa Research a questo link.
Le attività
Entrando più nello specifico delle attività svolte con approccio laboratoriale, tutto parte da una parola chiave a partire dalla quale gli studenti vengono stimolati a scrivere su un foglio di carta, come in un brainstorming, tutto ciò che la parola fa venire loro in mente. Una parola generativa, che stimola domande, curiosità, idee. Le risposte vengono poi confrontate in un secondo incontro, ma anche integrate e discusse insieme. Si procede, poi, con lavori di gruppo e laboratori creativi, narrativi e di cucina sul tema, nei quali i ragazzi vengono stimolati a collaborare tra loro nei processi decisionali e nella risoluzione dei problemi, accompagnati degli educatori a dare il meglio di se, sviluppando, così, competenze, capacità di ragionamento e di problem-solving, autonomia e consapevolezza. Alla fine di ogni anno, a ciascuno studente, viene consegnato un attestato delle soft skills acquisite.
Per saperne di più sugli elementi essenziali dei laboratori scopri di più a questo link.
La rete
A fare la differenza è soprattutto la collaborazione sul territorio, i percorsi che coinvolgono i diversi attori in una rete di prevenzione alla povertà educativa per il minore in condizione di svantaggio. L’unione delle competenze, la formazione degli operatori scolastici, il coinvolgimento delle famiglie, permettono di creare una comunità educante capace di rispondere alle diverse necessità del minore e di lavorare, insieme, per il raggiungimento degli stessi obiettivi. È agendo “in sinergia” sui contesti di apprendimento quotidiani che si fornisce ai minori la possibilità di crescere, formarsi e diventare autonomi.
Il progetto è possibile grazie al FONDO BENEFICENZA INTESA SAN PAOLO.
